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Il Della Vittoria, spesso erroneamente confuso con il Rione Prati, è il quindicesimo quartiere di Roma.

Tracciato nel 1911 e istituito nel 1921 con il nome di Quartiere Milvio, assume il suo nome attuale solo nel 1935, in onore della vittoria nella Prima Guerra Mondiale.
Inizialmente utilizzata per svolgere le esercitazioni militari, l’area fu urbanizzata grazie al piano regolatore dell’ex sindaco Ernesto Nathan nel 1909.
Il primo nucleo del quartiere nacque nel 1911 a Piazza D’armi (oggi sparita) in occasione dell’Esposizione per il Cinquantenario dell’Unità D’Italia.
Finita l’Esposizione, il quartiere cominciò a svilupparsi e le sue strade presero il nome di eroi della Prima Guerra Mondiale e del Risorgimento.
Nel 1932 venne inaugurata Piazza Mazzini, oggi punto di riferimento del quartiere.
Il suo giardino, ideato da Raffaele de Vico, è un luogo iconico per gli abitanti e i visitatori della zona e ospita, durante l’inverno, il famoso mercatino natalizio.
Il Della Vittoria è la dimora, oltretutto, della più importante emittente italiana: la RAI.
Nel 1957, in Via Teulada, la RAI stabilì il suo centro televisivo e nel 1966 scelse la sede di Viale Giuseppe Mazzini come quartier generale.
Passando per la via, precisamente al civico 14, salta subito all’occhio il Cavallo Morente di bronzo creato da Francesco Messina.
La scultura, collocata nel cortile d’ingresso della sede, è stata scelta dall’allora Vice Direttore Generale Marcello Bernardi perché emanava un’idea di potere e di forza, in linea con i valori dell’azienda.
L’opera, però, è conosciuta con il nome di Cavallo Morente a causa di un giornalista che fraintese i normali segni di deterioramento della statua come ferite sul corpo del cavallo, da lui poi ribattezzato, Cavallo Morente.
Gli altri giornalisti copiarono il nome, cambiando per sempre il simbolo originario della statua di Francesco Messina.
Oggi il Della Vittoria è un quartiere residenziale, elegante e piacevole.
Molto vicino al centro città, e caratterizzato da lunghi viali alberati, bar di tendenza e sentieri per fare sport.
Ciò che rende unico questo quartiere è anche il suo lato artistico.
Diverse opere, come statue o chiese, si nascondono tra le vie e le piazze del quartiere, in attesa di essere scoperte.
Una di queste è la Basilica del Sacro Cuore di Cristo Re.
La Basilica del Sacro Cuore di Cristo Re fu voluta dal sacerdote Ottavio Gasparri per commemorare i caduti della Grande Guerra.
Inizialmente intitolata Tempio della Pace, la Basilica fu progettata dall’architetto Marcello Piacentini.
I lavori iniziarono nel 1920 e si protrassero fino al 1931, periodo in cui l’architettura moderna si stava affermando grazie alla spinta del regime fascista.
Piacentini decise, perciò, di cambiare il progetto della Basilica e di apportare uno stile più razionale.
La razionalizzazione della chiesa è ben visibile grazie ai materiali che sono stati utilizzati.
La cortina rossa e il travertino ricoprono le facciate dell’edificio, mentre l’interno è caratterizzato da cemento armato a vista.
La chiesa ha tre navate ed è a metà strada tra una croce greca ed una latina.
La struttura presenta due campanili gemelli laterali e, sull’ingresso principale, è raffigurato in altorilievo il Sacro Cuore di Cristo Re, che dà il nome alla Basilica.
L’opera fu ufficialmente inaugurata nel 1934.
Altro pezzo d’arte che spesso, però, non viene abbastanza riconosciuto è la fontana della Dea Roma.
La Dea Roma, figura importante nella Roma Antica del II secolo a.C., era la divinità che personificava lo stato romano.
Il suo volto iconico, ben noto ai romani, è presente in vari luoghi della città, quartiere Della Vittoria compreso.
La fontana della Dea Roma si trova in Piazza Monte Grappa, vicino al Lungotevere.
Realizzata nel 2003 dallo scultore polacco Igor Mitoraj, è un dono della società Finmeccanica (ora Leonardo) alla città di Roma.
Il volto della Dea Roma è costituito da diversi blocchi di travertino assemblati insieme.
L’acqua della fontana si riversa in una vasca che si trova esattamente sotto la statua.
L’opera è stata collocata volutamente al centro della piazza e in linea con Ponte del Risorgimento.
Il volto è subito visibile quando si passa il ponte e, in un certo senso, funge da benvenuto nel quartiere.
Una volta entrati nel quartiere ci si immerge subito in un luogo dai tratti originali, caratterizzato da palazzine basse alternate a quelle più alte, che al loro interno custodiscono ampi cortili con alberi ad alto fusto.
Passeggiare per il quartiere e fermarsi ad osservare i bassorilievi sugli edifici, le ampie vetrate delle case più moderne sul lungotevere e sentire il profumo degli alberi di Viale Carso è un piacere tutto da provare.
Questi sono solo alcuni dei motivi per i quali ho deciso di dedicargli un articolo.
Non solo bellezza ma anche sostanza. Il Della Vittoria può vantare una vasta scelta di posti dove rilassarsi, bersi un buon caffè o mangiarsi una gustosa carbonara.
Se siete alla ricerca della tipica cucina romana, il ristorante Cacio e Pepe (Via Giuseppe Avezzana 11) è quello che fa per voi.
L’ambiente è accogliente e rilassato e i piatti tipici e convenienti.
Un’altra buona alternativa è il pub Four Green Fields (Via Silvio Pellico 18-20).
L’atmosfera giovanile e l’ottima qualità del cibo lo hanno reso un punto di riferimento della zona.
Se invece volete bervi un caffè e fare due chiacchiere, allora i bar di punta sono sicuramente Vanni (Via Col di Lana 10) e Antonini (Via Sabotino 19).
Per la sera il posto di riferimento è Madeleine (Via Monte Santo 64).
Locale elegante in stile Art Nouveau, è perfetto per bersi un tè il pomeriggio o cenare accompagnati da uno dei loro freschi cocktail.
Il quartiere Della Vittoria è un’area da esplorare, vivere e conoscere. Provare per credere!

DOVE

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